Teatro

Vite di un'altra fibra: al Pilastro fino al 7 Novembre

Vite di un'altra fibra: al Pilastro fino al 7 Novembre

Fino al 7 Novembre Dom - la cupola del Pilastro ospita la rassegna teatrale "Monopolio - quattro vite di un'altra fibra" dedicata alle figure di Bobby Fisher, Simone Weil, Jackson Pollock e Varlam Šalamov e realizzata con il contributo dei cittadini del Pilastro.

Il grande campione di scacchi Bobby Fischer che divenne simbolo ed eroe della guerra fredda; Simone Weil, l’insegnante di un liceo francese che si arruolò nella resistenza spagnola durante la guerra civile; Jackson Pollock, protagonista dell’action painting e artista fondamentale nella storia dell’arte del Novecento; lo scrittore russo Varlam Šalamov che visse diciassette anni in un gulag siberiano. Sono i quattro protagonisti di Monopolio, la rassegna teatrale monografica che Laminarie presenta a DOM La cupola del Pilastro dal 22 ottobre al 7 novembre, con un ricco programma articolato su tre fine settimana che include spettacoli e incontri dedicati a quattro vite di un’altra fibra, di cui si celebra la radicalità del pensiero e delle opere.
Monopolio è ideato e curato da Laminarie e realizzato con il sostegno della Regione Emilia Romagna, dell’Area Cultura e del Quartiere San Donato del Comune di Bologna, e di 450 cittadini del Pilastro che hanno aderito a una sottoscrizione pubblica per sostenere l’apertura di DOM, donando ognuno una piccola cifra simbolica a rappresentare la loro volontà di difendere uno spazio e una rassegna che nascono al Pilastro ma sono rivolti a tutta la città. Anche il grande fotografo Gianni Berengo Gardin, che qualche mese fa ha realizzato un progetto fotografico al Pilastro cui ha collaborato anche Laminarie, ha voluto dare un suo contributo a Monopolio, offrendo una delle sue fotografie più celebri per rappresentare la rassegna.

In un momento di crisi come quello attuale, la proposta di Laminarie è quella di volgere lo sguardo a vite altre rispetto a ciò che ognuno sente come “monopolio”, ovvero ciò che ci costringe a rintanarci nella nostra individualità, in spazi socialmente approvati.
Le quattro persone che sono al centro di Monopolio hanno vissuto negando il loro consenso alla forza cieca del potere. Quattro figure che, con la coerenza delle loro vite e il rigore delle loro opere, hanno rappresentato una possibilità di cambiamento.